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Il decalogo delle potature
Rispettiamo gli alberi, evitiamo potature selvagge!
1 - Sostenere che gli alberi ornamentali non devono essere mai potati è sicuramente una forzatura e un imprecisione. Ciononostante, in linea di massima, è vero che solitamente le piante da noi vengono potate troppo e male. Una pianta ornamentale, se messa al posto giusto, richiede interventi di potatura solo in casi molto particolari. Non è vero quindi, che una pianta deve essere potata, che più si pota e più la si rinforza: l’emissione di molti rami vigorosi dopo una potatura drastica non è segno di salute, viceversa è sinonimo di una enorme “fame” di energia ( la pianta “ mangia “ con la fotosintesi ).
2 - Dovendo contenere una pianta messa al posto sbagliato, meglio intervenire precocemente, quando la pianta è ancora giovane, e fare molti tagli piccoli invece di pochi grandi (capitozzi): infatti così la pianta potrà reagire meglio alle ferite e minore sarà il rischio di infezioni di patogeni.
3 - I tagli devono essere netti, sono da evitarsi assolutamente le slabbrature della corteccia.
4 - E’ bene evitare di lasciare moncherini di ramo: l’accorciamento va operato mediante il "taglio di ritorno", lasciando cioè degli apici che fungano da nuova cima, preservando l’estetica della pianta e riducendo l’emissione di “scopazzi “.
5 - Dovendo eliminare il ramo, non tagliare a filo tronco, ma rispettare il collare (ingrossamento posto all’inserzione tra tronco e ramo). Proprio lì, infatti, la pianta concentra le proprie difese naturali.
6 - Su di una pianta giovane, è bene eliminare, con la potatura di formazione, le “forcelle", che in futuro potrebbero divenire punti di debolezza strutturale della pianta.
7 - Le piante caducifoglie possono essere potate sia durante la stasi autunno-invernale che in estate (potatura verde) . Bisogna evitare di potare le piante quando hanno da poco aperto le gemme (le si sottopone ad un inutile stress energetico) ed in ottobre, quando l’ambiente è ricco delle spore dei funghi cariogeni, pericolosi nemici delle piante, che potrebbero più facilmente infettare le ferite.
8 - Non è spalmando un mastice che si rimedia al danno inferto con un capitozzo maldestro, così come non si rimedia all’amputazione di un braccio con un cerotto.
9 - Ricordarsi che la potatura migliore è quella che non si vede, e che un giardiniere ci mette più tempo e professionalità potando correttamente che non capitozzando una pianta
10 - Soprattutto per interventi su piante di una certa dimensione, non affidarsi al primo venuto, ma assicurarsi di avere a che fare con un giardiniere professionista ed aggiornato. E per la valutazione dei preventivi, attenzione a specificare bene per iscritto che intervento volete. Infatti un intervento fatto bene costa un po’ di più perché richiede più tempo ( tanti tagli piccoli, tanti spostamenti…). Se un giardiniere vi fa un prezzo stracciato, attenzione a pretendere poi che rispetti le prescrizioni impartite; diversamente si penalizza il giardiniere coscienzioso che lavora bene ( e che per questo ha dei prezzi forzatamente un po’ più elevati ).
Testo autorizzato dall'autore: Scuola Agraria del Parco di Monza_monzaflora.it
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